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06 Nov

Elezioni Americane

L’elezione di Donald Trump come quarantasettesimo presidente degli Stati Uniti, nel 2024, suona come un fatto anomalo a molti. Un personaggio indubbiamente egocentrico, sessista, pluri-condannato, xenofobo, concentrato solo su sé stesso, complottista e ignorante, in un panorama Americano dove la destra vuole addirittura cancellare diritti fondamentali come l’aborto.Read more

14 Ott

La foto di compleanno

Per festeggiare il mio compleanno e per ravvivare un po’ il blog, da cui sto latitando da parecchio tempo, oggi vi condivido una delle mie foto preferite del viaggio in Alaska che ho fatto a Settembre.

Avevamo individuato questo orso nel corso del fiume, un po’ più in basso rispetto a noi, e abbiamo cercato di raggiungerlo più volte scendendo a valle e sperando che venisse nella nostra direzione, ma lui ha preferito risalire la collina e andare nel prato, così alla fine lo abbiamo raggiunto in mezzo alla Tundra.

Lui ci ha visto, ci ha dato un’occhiata sonnecchiosa e poi ha continuato a mangiare. Ad un certo punto, evidentemente satollo, ha deciso di mettersi a terra a riposare. Noi in religioso silenzio e pronti a catturare le sue espressioni lo abbiamo praticamente circondato sperando che facesse qualcosa per noi e lui dopo un po’ deve aver avuto pietà delle nostre giunture, perché ha iniziato a giocare con le zampe, deliziandoci con le espressioni più buffe che un orso possa fare.

Questa è una delle pose più divertenti e anche più “umane” che ho avuto modo di catturare, che mostra come gli animali in fondo non sono poi così diversi da noi, né nelle movenze, né nelle attitudini e che ogni individuo ha una sua personalità e un suo modo di fare. Dovremmo quindi fare estrema attenzione quando parliamo, nel nostro paese, di controllo della fauna e di caccia, perché gli animali non sono esemplari equivalenti che possono essere ridotti o aumentati, ma creature viventi, senzienti e variegate, così come lo siamo noi umani, che purtroppo molto spesso pensiamo di avere potere di vita o di morte su questo pianeta.

15 Mag

Ce n’è voluto, ma alla fine si è concessa…

Ci è voluto un po’ di tempo perché l’amica pennuta si abituasse alla mia presenza in giardino. Poi piano piano ha cominciato a rilassarsi e nel giro di qualche mese ha deciso che poteva posarsi a distanza e altezza ragionevole da me.

Costruire la fiducia con un altro essere vivente è molto difficile, ma il risultato è quasi sempre sorprendente. Ecco una delle pose che oggi mi ha concesso 😀

07 Mar

Ogni tanto si cambia…

Ebbene dopo molte indecisioni e tante riflessioni, alla fine mi sono a valutare di cambiare il mio corredo fotografico per motivi di salute. Infatti la mia schiena disastrata non mi consente più di portare grandi pesi, per cui sto provando un sistema micro 4/3 Olympus, anzi ormai OM System.

Certo un po’ di differenza c’è, ma la qualità è comunque ottima e si vede, e quindi tutto sommato sono soddisfatto, vedremo il verdetto finale.

04 Mar

La riflessione del bisonte

Solitamente non sono un grande fan dei super-ritratti, in cui si vede solo una porzione minuscola dell’animale e non il contesto circostante, quando ho visto questa foto però mi è piaciuta, sia per l’espressione “pensosa” del bisonte, sia per i colori che la luce ha determinato. La foto ha quasi zero post-produzione, l’effetto è del tutto naturale.

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03 Mar

Il folletto del bosco

E’ inutile dire che questo piccolo folletto del bosco è uno dei miei animali preferiti e che, sfortunatamente, si vede sempre meno dalle nostre parti, per tante ragioni, tra le quali anche la competizione con specie alloctone come lo scoiattolo grigio.Read more

22 Feb

Tre bisonti ed un fotografo

Chi mi conosce sa che mi piace mettere sempre una didascalia alle mie foto, questa qui ha la seguente dicitura:

Carlè, ma che ce fanno co’ tutte ‘ste foto? Ma che ne so Peppe, pare che non hanno mai visto un bisonte… Amici miei questi so’ pure Italiani, guarda come muovono le mani quando parlano. Sono i peggio, fanno un sacco di confusione e non trovano mai la via di casa.
Ovviamente l’antropomorfizzazione degli animali e il far dire loro cose spiritose serve ad evidenziare le nostre contraddizioni umane e anche a far percepire all’osservatore che quella che stanno guardando è una dimensione non umana, ma non per questo meno ricca di sfumature e di significati.
Fabrizio Giammatteo background image