Devo dire che trovare delle didascalie alle foto è uno dei miei sport preferiti. Anzi sono convinto che una buona didascalia aiuti a fruire l’immagine con un maggior piacere, ecco quella di oggi:
Come al solito c’è chi passeggia e chi lavora… 😉
Ha da poco compiuto quattro mesi, ma cresce a vista d’occhio e le sue dimensioni si moltiplicano ogni giorno. Qui in una bella vista di lato, che esalata la sua bellissima struttura fisica.
Per chi non lo sapesse a casa nostra c’è un nuovo arrivato, si chiama Spirit ed è della della stessa razza della nostra Phoenix: Canadian Eskimo Dog, il raro cane da slitta degli eschimesi.
Si dice che la vita sia la somma dei momenti diversi, quelli che ci rimangono impressi nella memoria. Anche la fotografia naturalistica secondo me è l’insieme dei momenti memorabili, in cui riusciamo ad immortalare una situazione particolare, sia essa un’azione o un comportamento singolare.Read more
Sto riguardando piano piano le foto dell’Africa e ogni tanto ne elaboro qualcuna che avevo tenuto da parte. Qui un simpatico Babbuino che abbiamo incontrato in un tardo pomeriggio un po’ nuvoloso, circondato da un discreto numero dei suoi simili, ma apparentemente più desideroso di un po’ di spazio.Read more
Quarant’anni da un’invenzione straordinaria, che ha cambiato il modo di usare il “nascente” personal computer. Read more
E’ di oggi la notizia della scomparsa di David Mills, l’autore del protocollo NTP che permette di sincronizzare l’ora su miliardi di dispositivi connessi ad Internet, e senza il quale Internet stessa non potrebbe esistere.
Leggendo l’articolo non ho potuto fare a meno di ripensare ai tempi pionieristici quando Internet era ai primordi e nelle mani di pochi folli che, come me, passavano le notti incollati al computer. Mi sarebbe piaciuto nascere 10/15 anni prima e a San Francisco… ma purtroppo le cose sono andate diversamente e mi devo accontentare del poco che ho potuto fare in un paese sbagliato ed avendo sempre un lavoro sbagliato, nel quale invece di poter sperimentare, come in un laboratorio, il focus era sempre quello di dover produrre soldi.
Ecco il link all‘articolo originale.
Come molti altri colleghi non finisco mai di esplorare le nuove tecnologie e di recente ho deciso di approfondire il funzionamento di Rust, di cui fino ad ora avevo soltanto sentito parlare. Mi ero avventurato nel mondo di GO nel recente passato e ne avevo valutato l’eventuale utilizzo nei miei scenari produttivi, ma alla fine il vecchio Python vince sempre, perché la sua flessibilità e la sua velocità di sviluppo ne fanno un’arma letale, anche se le sue prestazioni non sono ovviamente all’altezza dei linguaggi compilati.
Viviamo in un mondo decisamente antropocentrico e, se rimaniamo più o meno sempre nell’ambito urbano, potremmo essere indotti a pensare che tutto il mondo è costruito per soddisfare le nostre esigenze.
Di pennuti mi capita di vederne parecchi, però il mestolone ha sempre un posto speciale nel mio cuore. D’altronde con un becco così di spazio ne occupa parecchio 😉
