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Elezioni Americane

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L’elezione di Donald Trump come quarantasettesimo presidente degli Stati Uniti, nel 2024, suona come un fatto anomalo a molti. Un personaggio indubbiamente egocentrico, sessista, pluri-condannato, xenofobo, concentrato solo su sé stesso, complottista e ignorante, in un panorama Americano dove la destra vuole addirittura cancellare diritti fondamentali come l’aborto.

Eppure questo fatto, unito ai venti conservatori che spirano in molti paesi del mondo, dovrebbero far riflettere profondamente noi come cittadini e i politici che aspirano ad acquisire una posizione di rilievo, in particolare quelli di sinistra, che negli ultimi anni pare abbiano perso la loro identità un po’ ovunque.

Che ci piaccia o no il mondo è cambiato, vi cito a caso qualche fatto:

  • Globalizzazione
  • Flussi migratori
  • Crisi economica, con conseguente decadenza dei lavori tradizionali
  • Sempre maggiore incertezza sul futuro
  • Inflazione galoppante
  • Cambiamento climatico
  • Fenomeni radicalmente nuovi eppure profondamente impattanti come l’intelligenza artificiale, che di intelligente ha poco o niente, ma che può profondamente influenzare sia il mondo del lavoro che quello della comunicazione.

A fronte di questi, e di tanti altri sconvolgimenti, c’è un senso di angoscia, di incertezza, di preoccupazione per il futuro, spesso unito alla difficoltà materiale di arrivare alla fine del mese. Basta andare in un supermercato a fare la spesa per uscire fuori parlando da soli e non solo in Italia, ma anche e soprattutto in paese consumistici come gli USA.

D’altra parte, oltre a queste problematiche che definirei “individuali”, ci sono nuove sfide globali, molto spesso interconnesse, a cui però le persone danno minor peso oggi, ma che domani magari forgeranno in modo prepotente il loro futuro. Pensiamo per esempio ad un clima sempre più instabile che crea fenomeni come quello appena accaduto a Valencia, che indubbiamente minacciano comunità che fino ad oggi guardavano da lontano gli uragani della Florida e pensavano che a loro non sarebbe mai potuto accadere.

Io credo però che l’errore di fondo di molta politica di sinistra degli ultimi anni, stia proprio nel concentrarsi solo su questi fenomeni globali e/o su temi indubbiamente importanti che sono tuttavia lontani dalla vita quotidiana di molte persone. Il cambiamento climatico, i diritti delle minoranze, la difesa di chi scappa da paesi che sono in guerra o che vivono una profonda crisi e tanti altri altisonanti discorsi che però non rispondono in alcun modo al bisogno immediato di sicurezza di chi non riesce più a riempire il carrello al supermercato, oppure di chi viene licenziato e non trova più lavoro perché la sua azienda ha delocalizzato le sue attività in Tagikistan.

Trump, e molta politica di destra, fanno invece leva su queste paure e le coccolano con promesse magari irrealizzabili, ma dando l’idea all’elettore medio che qualcuno si stia occupando di lui e non solo di mettere gli asterischi in fondo ad un aggettivo perché il gender equality è fondamentale. Non dobbiamo andare lontano per vedere le altisonanti promesse elettorali della destra Italiana e i suoi risultati concreti: la maternità surrogata come reato universale e 3 euro in più sulle pensioni minime. Ma tanto gli è bastato per trionfare in un paese in cui la sinistra è completamente scomparsa, è stata fagocitata dalla demagogia dei cinque stelle e vilipesa da quei politici che ancora continuano a definirsi di sinistra, ma che sono troppo occupati a parlare del nulla cosmico per capire che la gente comune ha altre priorità.

E’ tempo di riflettere e di creare una politica che sia frutto di un equilibrio ponderato tra le esigenze quotidiane e concrete delle persone e i grandi temi che comunque non possiamo più trascurare. E’ tempo di diffondere sempre di più la cultura e la conoscenza, perché oggi i ragazzini portano in tasca l’iPhone e il coltello e questo dovrebbe farci profondamente riflettere. E’ tempo di abbandonare ogni tanto il cellulare e di concentrarci sul vivere il nostro mondo qui ed oggi.

L’alternativa è un mondo oscuro, governato da persone che possono solo portarci verso un’involuzione ancora più forte. Un mondo che premia influencer vuoti come una scatola di Amazon invece di chi costruisce il proprio futuro con sacrificio, magari per realizzarsi in una professione onesta e, perché no, anche nobile.

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Fabrizio Giammatteo background image